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Pisa (da Wikipedia)

Secondo una leggenda Pisa sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi troiani provenienti dall’omonima città greca di Pisa, posta un tempo nella valle del fiume Alfeo[5], nel Peloponneso.

Tra i monumenti più importanti della città va annoverata la celebre piazza del Duomo, detta Piazza dei Miracoli, dichiarata patrimonio dell’umanità, con la Cattedrale edificata in marmi bianchi e colorati, tra il 1063 e il1118, in stile romanico pisano, con il portale in bronzo di san Ranieri, ad opera di Bonanno Pisano e il pulpito di Giovanni Pisano. Nella piazza svetta la caratteristica Torre pendente, campanile del XII secolo, alta 56 m, che acquisì la sua caratteristica inclinazione dieci anni dopo l’inizio della sua costruzione, oggi uno dei monumenti italiani più conosciuti al mondo.

A Pisa è da notare la presenza di almeno tre campanili inclinati: uno, il più noto, appunto in Piazza del Duomo; il secondo è il campanile della chiesa di San Nicola, situato in via Santa Maria, nelle vicinanze di Lungarno Pacinotti; il terzo, situato a circa metà strada del viale delle Piagge (lungofiume, nella parte est della città), è il campanile della chiesa di San Michele degli Scalzi (in questo caso anche la chiesa ha una significativa pendenza).

Pisa ospita il più rilevante aeroporto della Regione, il “Galileo Galilei[6] che vanta collegamenti nazionali e intercontinentali diretti.

La città è sede di ben tre tra le più importanti istituzioni universitarie d’Italia e d’Europa, l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna, nonché il Consiglio Nazionale delle Ricerche e numerosi istituti di ricerca.

Firenze (da Wikipedia)

La piana fiorentina e le colline circostanti sono state abitate fin dalla Preistoria, come testimoniano i ritrovamenti archeologici nell’area.

Il primo insediamento stabile fu un villaggio su palafitte, realizzato attorno all’XI secolo a.C. da popolazioni di civiltà villanoviana, nei pressi di un guado sul Fiume Arno, al centro di una fertile pianura.

Attorno al 150 a.C., gli Etruschi della vicina Visul (l’odierna Fiesole), situata in alto sulla collina, vi fondarono una “città satellite” nei pressi dell’Arno, per sfruttare la presenza della via d’acqua, e vi edificarono un primo ponte in legno.

Già in epoca etrusca, la città fu chiamata con l’appellativo Florentia, in latino, lingua che andava affermandosi nella vallata transitata da numerosi viandanti. Pare che il nome derivi proprio dalla pianura “fertile” (in latinoflorentes) in cui si trovava il nucleo abitato, e non dal fiore simbolo della città, in quanto il Giglio fu adottato come emblema solo alcuni secoli più tardi. Ha poco credito anche l’ipotesi che il nome derivi dal Re Fiorino, leggendario primo regnante etrusco della città. Altra ipotesi è quella di Birenz, che in etrusco significa “tra le acque”, trovandosi alla confluenza dell’Arno con i Torrenti Mugnone ed Affrico. Questa parola, sarebbe stata poi latinizzata dai romani.

A seguito delle guerre tra Silla e Mario, l’etrusca Visul (Fiesole) divenne romana, assumendo il nome latino di Fæsule e, nel 59 a.C., grazie alla Legge Giulia, anche Florentia diviene un castrum per veterani romani, circondato da mura, con la tipica pianta rettangolare, e dotata di piazza centrale (Foro) ove incrociavano le vie principali (cardo e decumanus).

Sede di una diocesi già a partire dal IV secolo, la città fu definita Municipium splendidissimum e, fin dai tempi dell’imperatore Adriano, fu collegata a Roma dalla via Cassia. Sotto Diocleziano fu innalzata a Corrector Italiae(capitale dell’Etruria e dell’Umbria) per poi passare attraverso periodi di dominazione bizantinaostrogotalongobarda e franca, durante i quali la popolazione scese talvolta a poche migliaia di persone.