Con il nostro tour organizzato per Tivoli e Villa d’Este vi porteremo in una delle perle nei dintorni di Roma in auto gran comfort con partenza dalla vostra dimora.
Tivoli (da Wikipedia
“Tivoli 5” di indeciso42 – archivio personale. Con licenza GFDL tramite Wikipedia.
Antica città latina con il nome Tibur, chiamata da Virgilio con il titolo di Tibur Superbum (Eneide, Lib. VII) che tuttora campeggia nello stemma cittadino, si vanta di essere più antica di Roma, secondo lo storico Dionigi d’Alicarnasso sarebbe stata fondata dagli Aborigeni in conseguenza del rito della primavera sacra[4].
L’insediamento arcaico nacque e si fortificò sulla riva sinistra dell’Aniene ad opera dei Siculi , dove successivamente sorsero dapprima le fortificazioni nell’attuale contrada di S.Paolo (presumibilmente nei secoli VII-VI) e qualche secolo più tardi (VI-V sec.), avvicinandosi gli abitanti al fiume, l’acropoli e gli edifici antichi (dove sarebbero tornati poi ad arroccarsi i cittadini tiburtini del Medioevo), avvantaggiandosi della posizione dominante sul guado che costituiva il percorso più breve per la transumanza delle greggi fra l’Agro Romano e l’Abruzzo, lungo la direttrice che sarebbe poi diventata la via Valeria. Ancor oggi la contrada dell’antica acropoli si chiamaCastrovetere.
Il fatto che l’antica Tibur fosse punto di confluenza di popolazioni diverse (soprattutto sabini e latini), è confermato dall’esistenza del grande santuario di Ercole Vincitore[5] (restaurato dal giugno 2011), classico eroe latino divinizzato, i cui resti sono databili al II secolo a.C., ma che si può facilmente far risalire ad un più antico luogo di culto (forse nella zona dell’attuale Ponte dell’Acquoria) comune a popolazioni che si incontravano per commerciare. (continua)
Villa d’Este (da Wikipedia)
“Villa d’Este 01“. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.
La villa fu voluta dal cardinale Ippolito II d’Este[2], figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia (Ferrara 1509 – Roma 1572), su un sito già anticamente sede di una villa romana.
La storia della sua costruzione è legata alle vicende del suo primo proprietario. Papa Giulio III del Monte volle ringraziare il cardinale d’Este per l’essenziale contributo dato nel 1550 alla propria elezione al soglio pontificio nominandolo governatore a vita di Tivoli e del suo territorio. Il cardinale arrivò a Tivoli il 9 settembre e vi fece un’entrata trionfale, scoprendo però che gli sarebbe toccato di abitare in un vecchio e scomodo conventoannesso alla chiesa di Santa Maria Maggiore, edificato secoli prima dai benedettini, ora tenuto dai francescani e parzialmente riadattato a residenza del governatore.
Ippolito era abituato a ben altro, nella sua Ferrara e anche a Roma, ma l’aria di Tivoli gli giovava e inoltre – grande cultore di antichità romane – era molto interessato ai reperti che abbondavano nella zona. Decise perciò di trasformare il convento in una villa. Questa sarebbe stata la gemella del grandioso palazzo che stava contemporaneamente facendo costruire a Roma, a Monte Giordano; mentre il palazzo romano doveva servire ai ricevimenti “ufficiali” nell’Urbe, la villa di Tivoli avrebbe dovuto essere piacevole luogo d’incontri e di colloqui più lunghi e meditati. Non a caso il luogo in cui sorse la villa aveva il nome di “Valle Gaudente”. (continua)